«Sogna come se dovessi vivere per sempre. Vivi come se dovessi morire oggi.»

Di fronte a chi piange la perdita di una persona cara e fondamentale, partita in maniera così improvvisa, le parole sembrano superflue, non riescono a portare sollievo. È comunque doveroso ricordare la memoria di Silvio Bonaudi, scomparso domenica 17 ottobre. Ricordo con affetto le numerose occasioni di incontro, iniziate da quando aveva ripreso la passione di gioventù per la moto. Si era riavvicinato alle due ruote dopo aver dedicato grandi energie a costruire per se stesso e per centinaia di famiglie un futuro, cominciando dalla gavetta il lungo percorso iniziato da dipendente e coronato da meritato successo imprenditoriale nell′industria. Sempre sincero, con tanta umiltà e una punta di comprensibile orgoglio ricordava le sue origini semplici. Attribuiva al duro lavoro manuale, alla fatica e alla crescita attraverso esperienze concrete tale successo, condividendo le soddisfazioni con i lavoratori. Memorabile e commossa fu la celebrazione dei primi vent′anni della ditta Boman, alla quale fummo invitati nel 2019 insieme ai collaboratori e ai dipendenti con tutti i loro familiari. Alla testa di un′azienda con centinaia di dipendenti, Silvio continuava a "sporcarsi" le mani con impegno e intelligenza, per capire, col piacere di condividere. Nel suo sguardo brillava l′intelligenza viva di chi coltiva la curiosità. Appassionato di chopper come pochi, nel giro di qualche anno ha saputo scrivere pagine nuove, con inventiva e solide basi tecniche, mettendo al servizio della creatività la maestria nelle lavorazioni meccaniche. Boman Kustom Bike era una piccola parte della sua attività, ma credo che gli abbia riservato soddisfazioni. Ci ha concesso il piacere e l′onore di condividere una parte della sua vita, un pezzo di strada, giri in moto e belle serate. Lascia un grande vuoto in tutti noi di LowRide, negli amici e nella scena custom internazionale.