L’amore per la moto riesce, quasi per magia, a liberare l’energia imprigionata nel cuore degli uomini e a illuminare i sotterranei dell’anima. ✳
La vita non è fatta solo di lunghe galoppate in Harley con gli amici, orologi buttati e panorami mozzafiato come in Easy Rider. Noi comuni mortali siamo nati per soffrire, otto ore di corvée lo ricordano ogni giorno a chi ha un’occupazione. Lavoro è impegno, sacrificio; non a caso il popolo napoletano, che sa vivere con filosofia, indica col verbo faticare la lotta per guadagnarsi il pane quotidiano… A chi la pensa così, forse perché non fa un mestiere soddisfacente, non so spiegare quanto sia bello dedicarmi a quello che mi piace. Di lavoracci già ne avevo fatti tanti, sporchi e pesanti, pericolosi o noiosi. Tutto è cambiato da quando mi dedico alle moto, a fotografarle, a raccontare storie di strada e d’officina che ha per protagonista la gente che amo e condivide la mia passione. Sono grato a voi lettori per la possibilità di coltivare una patologica fissazione per i v-twin! Mi sento in colpa perché posso occuparmi quasi solo di questo; nel quasi si nasconde la fregatura. Risolvere problemi burocratici, logistici e contabili è una faticaccia a cui preferirei fare l′Elefantentreffen in sella a un rigido... Per questo, o forse perché ho passato agosto in redazione, vorrei fare rosicare d’invidia chi in vacanza c’è stato con la propria Harley e si è serenamente divertito. L’aspetto più bello della nostra attività è provare tante moto nuove di zecca, messe a nostra disposizione da cortesi uffici stampa. Tecnici pronti a soddisfare ogni curiosità ce le fanno trovare sempre a punto, lavate e col pieno. Partecipare a piccoli e grandi eventi, incontrando i migliori customizer che invitano a provare special da paura, che scocciatura… Scherzi a parte, lo staff di LowRide è riconoscente quanto me per tali opportunità. Vi invitiamo a segnalare storie, idee e temi che vorreste leggere sulla nostra rivista. Anche così ci stimolerete a fare sempre meglio. In attesa dei saloni, per incontravi ci piace sempre partire con tenda, sacco a pelo e una macchina fotografica, passando il fine settimana insieme: quel che facciamo, dopotutto, è sempre meglio di lavorare. O no?
✳ Claudio Costa, medico.