«Il lavoro è il rifugio di coloro che non hanno nulla di meglio da fare» ✳
Non so voi, ma per me le prime piogge in settembre segnano la fine della stagione più bella, quella di caccia al divertimento su due ruote. Quando le mattine sono freddine, le giornate iniziano ad accorciarsi e la felpa sotto il giubbotto è obbligatoria, il mio umore peggiora in modo drastico. Certo, non è detta l′ultima, basta coprirsi per fare ancora un po′ di strada e godersi la moto nei mesi autunnali, però svanisce la spensieratezza di partire al volo, senza nemmeno un′occhiata alle previsioni del tempo e all′orologio. Non resta che godersi gli ultimi eventi e gli sprazzi di sole prima di rinchiudersi tra le quattro mura. Un sistema per affrontare questo periodo così ostico per il motociclista ci sarebbe: basta immergersi nel lavoro, alternato a sane letture, preparando la manutenzione invernale. Chi ama e pratica il custom lo sa: arriva il momento ideale per ovviare a piccoli e grandi problemi prima che la primavera ci colga in contropiede. Una stagione di modifiche e chiavi inglesi da passare con amici e buona musica nelle orecchie, ben coperti in garage, a inseguire quel sogno di perfezione che ci galoppa nella testa da tutta l′estate, in attesa di avverarsi. Una vecchia moto da rimettere in sesto; un progetto chopper per cui accumuliamo pezzi, dritte, foto e idee da anni... Ogni scusa è buona per trovare un senso anche a questi mesi, meglio ancora se condiviso con chi ha la nostra stessa malattia. Meglio imparare la lezione dei biker scandinavi, veri maestri nell′arte del chopper. In Svezia dicono che ci sono due stagioni: luglio e l′inverno. Noi non possiamo certo lamentarci.
✳ Frase attribuita a Oscar Wilde, scrittore, drammaturgo e dandy. Forse non aveva proprio tutti i torti.