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LOWRIDE 23 maggio 2010

Traffico, scocciature varie, inquinamento, pioggia e nevischio, orari di lavoro assurdi, riunioni condominiali, multe, arretrati di sonno, vicini impiccioni e piccioni scagazzanti, disservizi ed efficientissimi autovelox... Ci mancano solo la fuliggine del vulcano e un'invasione di cavallette! Non so voi, ma ogni tanto mi sembra d'impazzire.

Ho una mia via segreta per uscire dallo stress della metropoli, da questo mondo difficile, ed è sempre la stessa: felicità a momenti, fatta di vento in faccia, bicilindrico sotto le chiappe, prima in giù e scorpacciate di moscerini! Contro il logorio della vita moderna bisogna trovare un equilibrio interiore e lavorare su se stessi, certo, ma è inutile cercare palliativi.

Personalmente trovo che niente rimetta in sesto come una lunga sessione di quel vibromassaggio brevettato a Milwaukee nel 1903; bentornata primavera, viva il piacere dell'equilibrio dinamico e via dalla pazza folla. Un bel fine settimana sulla strada è l'ideale per staccare la spina. Non sempre si riesce a mettere il giusto spazio tra se stessi e il resto del mondo, come in Arizona ad esempio, ma per lasciarsi dietro i pensieri basta un bel nastro d'asfalto a perdita d'occhio, che si srotola sotto il cielo azzurro...

Se poi sei sicuro che alla fine della corsa troverai i tuoi amici di sempre, o forse ne incontrerai di nuovi, il peso si fa più lieve, l'aria leggera e il richiamo della strada è più forte. La città scompare negli specchietti e non ti manca.

© LOWRIDE | maggio 2010