Le radici sono importanti, nella vita di un uomo

Ma noi uomini abbiamo le gambe, non le radici, e le gambe sono fatte per andare altrove. Una frase colta nella raccolta di articoli, storie brevi, recensioni e racconti di Pino Cacucci. Un po’ per amore, un po’ per rabbia, edita nel 2008 da Feltrinelli, tra ritratti indimenticabili e appunti di viaggio contiene la prova sui generis di un 883 che lo scrittore fece una ventina d’anni fa su strade secondarie. Le vibrazioni del bicilindrico in lui scatenarono un flusso di ricordi, citazioni colte, emozioni, aneddoti ed episodi nei quali queste moto sono state a fianco di eroi, liberatori, delinquenti e sognatori. Proprio il racconto di Cacucci, una delle poche cose interessanti scritte in Italia a riguardo, mi veniva in mente sul mio Softail del 1985. Dal Gran Sasso tornavo verso nord dopo qualche giorno di strada, necessario per staccare la spina e lasciarmi dietro la vita di ogni giorno. Non conosco metodi migliori. Dormire sotto le stelle, stare in mezzo alla natura, fare una scorpacciata di moscerini: a me basta un pieno per togliermi le ragnatele di dosso. Se poi càpita qualche incontro memorabile, tanto meglio. Anche questa volta risate, discorsi seri, guasti, nuovi volti ed emozioni non sono mancati. Duemila chilometri in libertà perché, oltre alle radici e alle gambe, noi abbiamo anche due ruote e un bicilindrico per andare lontano... Quando mi vedete strada facendo, mentre vi fotografo o spingo la vostra Speed Triple sbiellata perché siete in un punto pericoloso, non crediate che sia in ferie: sto lavorando per voi, davvero, ma il piacere è tutto mio.