Dino goes to Bonneville: a tutto gas
La Radio Televisione italiana iniziava le trasmissioni a colori ma sopprimeva Carosello. Nelle strade italiane si sparava. In Spagna si votava per la prima volta dagli Anni 30, la Francia ghigliottinava l’ultimo condannato a morte mentre nel Regno Unito i punk festeggiavano, a modo loro, il Giubileo di Sua Maestà... Correva l’anno 1977 quando David Bowie cantava Heroes, brano evocativo e planante. Parla di due amanti che si baciano sotto il Muro di Berlino, in piena guerra fredda. Io ero piccolino, ma mi piaceva il rock, sembrava una bussola per capire me stesso e il presente, ero abbastanza grande da farmi un’idea della vita. Quella canzone metteva la pelle d’oca, eppure preferivo un’altra visione, più elettrica e di segno opposto: The Stranglers cantavano No More Heroes. In quell’era d’innocenza perduta, tra ultimi eroismi ed eroina dilagante, il crepuscolo degli Dei e la fine degli ideali politici portava una generazione verso il naufragio. Sempre più difficile immaginare un mondo migliore; un anno dopo gli italiani Area intitolavano il loro album 1978 gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano! Nella mitologia di popoli primitivi, l’Eroe era un essere semidivino capace di gesta prodigiose, un dio decaduto o un uomo che mostrava coraggio affrontando pericoli e compiendo azioni straordinarie... Agli eroi odierni della moto, con la E minuscola, dedichiamo la nostra rivista Moto Heroes. Perché non bisogna essere folli per vivere il proprio presente, ma il coraggio e la passione aiutano. Vivere a manetta il proprio tempo da protagonisti, nel rispetto degli altri, è un piccolo atto di eroismo.