«Ho capito che la libertà individuale finisce per non significare più molto se non è collegata agli amici, a una famiglia, a una comunità.»
Apprezzo le cose belle della vita. Ne capisco l′importanza quando temo di perderle. In questa calma imposta c′è chi va fuori di testa, pretende di fare la vita di sempre fingendo che non esistano problemi, magari sfida divieti e buonsenso. È il virus della coglionella. Ne sono immune, ci tengo al prossimo. E mi sento fortunato, sto già meglio e le edicole restano aperte. Posso continuare il mio lavoro, anche se ho deciso che dipendenti e collaboratori di LowRide restassero nelle loro case dal 9 marzo. I maligni insinuano che ne approfitto per fare tutto di testa mia, scrivo più che mai; sicurezza e salute sono fondamentali per chi di rischi ne vuole correre ancora, sulla sua pelle e in moto. Oggi la stampa va avanti e torna importante per informare, analizza i fatti e fornisce informazioni attendibili, o semplicemente intrattiene. Sono riconoscente nei confronti di edicolanti, distributori, postini, magazzinieri, autisti e tipografi che da 25 anni mi permettono di condividere le mie passioni con voi. Forse così tanto non ho lavorato mai. Per sgranchirmi le gambe faccio un giretto in edicola; ve lo consiglio. Poi passo dal garage, controllo l′olio, gonfio le gomme, con un paio di calci delicati avvio il motore della mia vecchia Harley, lo ascolto girare al minimo. I vicini di casa ridono, capiscono benissimo il perché. Le moto sono sempre lì; mancano curve, asfalto, vento in faccia e vibrazioni che scuotono le ossa. C′è il contatto con amici lontani, i lettori telefonano e scrivono più che mai, è umano raccontarsi emozioni e aneddoti tra chi ha in comune la passione. Un tratto di strada percorso insieme unisce più di mille parole. Il tempo è fermo, scorrono i ricordi. Tornano in mente lucidi sprazzi del passato, per esempio la prima volta che ho visto Springsteen dal vivo. Mi viene ancora la pelle d′oca. I bassi nello stomaco, quel suono minaccioso che sale e diventa più acuto, mette i brividi. Il ritmo scandito dai sassi sulla staccionata, lo spostamento veloce d′aria che toglie il fiato... Anche l′altro Springsteen, Bruce, quel cantante, non è niente male.