«Sono stato per tanto tempo su questa strada solitaria. Per niente facile, ma vale la pena di battersi. Se tu l′hai vista una volta, io l′ho vista prima, due volte. Poco a poco, miglio dopo miglio...»

Ogni volta un po′ più lontano. Il motore che stentava a rimettersi in moto, dopo il letargo, ora parte al primo calcio, oppure al secondo. Ogni giorno sempre meglio, un po′ più veloce, le curve si pennellano pulite, basta accarezzare le leve per frenare, la frizione non s′incolla. In questa primavera piovosa e capricciosa mi sembra di imparare nuovamente muovermi, con quel pizzico di prudenza ed eccitazione che si prova tornando a fare un′attività amata dopo una pausa. Inizia il mio Piccolo Reset. Dietro un complotto non c′è, vedo solo tanta strada da fare davanti a me, senza dare nulla per scontato, con consapevolezza nuova. Un ritorno alle origini per apprezzare quello che ho, facendo a meno del superfluo, desiderando il minimo per godere al massimo esperienze profonde, meglio se in mezzo la natura, insieme alle persone che amo. Molte hanno un comune denominatore: la moto. Bisogno di aria libera e sete di orizzonti portano lontano dalla città. La strada chiama e non sento bisogno di assembramenti, né di vacanze organizzate. Mi mancano hotel a 1.000 stelle, cene intorno al fuoco e notti in tenda. Per capire quanto, ho dovuto perdere tanto.