Faaker See val bene una multa.
Partecipare alla European Bike Week, nonostante tutto. Per molti harleysti italiani e non è un appuntamento ormai irrinunciabile, malgrado le difficoltà degli ultimi anni dettate dalla pandemia, ma soprattutto dalla temibile Polizei austriaca. Può bastare un retrovisore troppo piccolo o frecce con lenti fumé per beccarsi una multa pesante. Eppure biker e hogger tornano sempre in Carinzia, per rivivere un rituale settembrino scandito da mosse sempre uguali: l′acquisto della vignetta per il pedaggio autostradale all′ultimo autogrill, la percorrenza del tornante in salita a sinistra, appena dopo l′uscita autostradale di Villach, la prima pinta di birra, lo stinco di maiale arrosto che, come lo mangi al Faaker, non lo mangi da nessuna parte. Pertinaci e impavidi tornano a rischiarsela attorno alle curve del lago, con scarichi aperti, magari guidando un chopper come Mauro di Biker Sheriff, e quel che viene viene. Faaker resta sempre Faaker, nonostante l′accanimento degli agenti in divisa. Anche la redazione di LowRide quest′anno è tornata con il suo stand nell′Harley Village. Il più bel momento: una bambina di forse otto anni che vuole scattarsi una foto insieme a noi, con una copia dell′ultimo numero stretto tra le manine. A fine manifestazione, le autorità austriache e Harley-Davidson Europe confermano che la Carinzia accoglierà la European Bike Week per i prossimi sette anni. Ci rivedremo tra dodici mesi a Faaker See. Ci tornerà la Polizei?