Sono il passeggero
E viaggio e viaggio
Viaggio nei bassifondi della città
Vedo le stelle spuntare nel cielo

Questo brano di Iggy Pop fu quasi ignorato dai più nel 1977. È entrato nei cuori col passare del tempo. Descrive una sensazione di movimento, la febbrile sete di riempirsi gli occhi di visioni e la vita d′esperienze. Il ritmo scorre come argento vivo. Pare sia stato scritto di getto, in uno studio di Berlino, registrando l′album Lust For Life. Ufficialmente The Passenger parla di viaggi in auto con David Bowie, ai tempi in cui Iggy non aveva una lira in tasca, un mezzo di trasporto tutto suo e nemmeno la patente. A chi ha avuto la fortuna di parlare con lui, l′autore ha confessato l′ispirazione di uno scritto di Giacomo Leopardi, Dialogo di un venditore d’almanacchi e di un passeggere. Narra l′incontro tra un viandante e un piazzista lungo una strada affollata, in mezzo a un sacco di gente presa dalle festività natalizie. Il venditore ambulante pubblicizza a gran voce almanacchi per il nuovo anno, calendari astronomici con fasi lunari, massime, proverbi e ricette per accompagnare i dodici mesi seguenti. Il viandante chiede a questo influencer ante litteram se l′anno che verrà sarà felice, migliore di quello che sta finendo. La risposta non può che essere positiva. Già ai tempi di Leopardi il pessimismo era nemico degli affari. Le domande sempre più incalzanti e febbrili del passeggere finiscono per mettere all′angolo il commerciale on the road. Vorrebbe ripercorrere la propria vita, rivivere un anno a scelta? Ci pensa un po′, la risposta è no. Meglio vivere senza sapere cosa ci aspetta, sperando che il destino sia un po′ più clemente la prossima volta. Il viaggiatore è concorde, compra l′almanacco più bello e se ne va... Come me. Io faccio il pieno, mi copro bene, metto in moto e ingrano la prima. Fa freddo, un vento gelido scende dalle cime imbiancate di neve, non so cosa m′aspetta dietro la prossima curva, ma una cosa è certa: questa motocicletta non ha la retromarcia.