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LOWRIDE 42 dicembre 2011

Certe frasi hanno il potere di segnare una vita. Certe profezie si avverano nei modi e nei tempi più imprevedibili, quasi mai nel senso inteso dalla Cassandra di turno. "Dammi retta, lascia perdere. L'automobile non fa per te". Così fu apostrofato da un colonnello del Regio Esercito un autiere di leva, scosso e tutt'altro che fiero per essere uscito di strada alla guida di un'ambulanza.

Nessuno avrebbe potuto immaginare che Tazio Nuvolari sarebbe presto diventato "il campionissimo delle due ruote", uno dei più grandi della storia. Nel dopoguerra prese la licenza di pilota motociclistico, a 27 anni suonati, e iniziò a correre con successo, anche per smentire gli scettici e sfidare il destino... Ognuno di noi, anche chi non ha battuto i record e si misura con sfide di tutti i giorni, può riconoscersi in quel temerario motociclista, esempio assoluto di coraggio e ironia che ispira e affascina ancor oggi. Non c'è bisogno di vincere la Mille Miglia o a Bonneville per mettersi alla prova e smentire facili profezie altrui.

Nel mio piccolo ricordo perfettamente quando decisi che avrei combinato qualcosa coi motori e la carta stampata; mi colpì una frase lanciata per sfottermi di fronte a una platea di adolescenti, feroci come solo un adolescente può esserlo, proprio come ero io. Ricordo altre "sentenze" profetiche che sono state smentite dal tempo e dalla mia volontà. Tramutare in energia positiva la reazione alle avversità è la miglior vendetta contro gli scettici. Diciassette anni dopo sembra facile ma, quando decisi di dedicare una rivista intera alla passione Harley, nessuno in Italia mi credeva; nessuno tranne un certo Carlo e pochissimi altri. Qualche anno fa sono stato costretto a ripartire da zero e mi hanno augurato di fallire istantaneamente: è successo proprio il contrario. Probabilmente anche il nostro grande amico Donato Nicoletti sarà stato mandato a quel paese da qualcuno; lui ha preso tutti in parola e ci è andato veramente, con la sua Harley, visitando ventiquattro nazioni asiatiche...

Ognuno di noi, quando invecchierà, rimpiangerà le cose che avrebbe potuto fare più di ciò che ha fatto. E porterà scolpita nel cuore qualche frase emblematica. Di recente ne ho sentita un'altra che non scorderò facilmente. "La vita, se non facciamo quello che ci piace, diventa un rimpianto; lui sicuramente di rimpianti non ne avrà. Ci ha lasciato un bel ricordo e un bel messaggio, noi siamo fieri che sia stato così". L'ha pronunciata la madre di Marco Simoncelli nella più triste delle circostanze. Mi spinge ad essere tenace e, rispettando il prossimo e la Legge della Strada, a non mollare mai...

Uno di noi, Sandro Usai, da volontario della Protezione Civile è arrivato a sacrificarsi per salvare vite umane. È scomparso a 40 anni, soccorrendo gli alluvionati in Liguria. Dalla sua Sardegna era emigrato in cerca di lavoro e lo aveva trovato a Monterosso; aveva rinunciato momentaneamente alla sua Harley per necessità ma non alla sua passione e a quel giubbotto di pelle col quale lo ricordano gli amici di Arbus, suo paese natale.

© LOWRIDE | dicembre 2011