La passione per le due ruote non mi ha mai lasciato in pace. Non filavo ancora diritto senza rotelle laterali ma già sognavo che facesse brumm e si mettesse in moto. Col tempo sono cambiati gli oggetti del desiderio, il raggio di autonomia e le velocità; eppure certe sensazioni restano nitide. Rivivo salti e derapate con la bici da cross, per esempio, e mi sembrano epiche quelle avventure di bambino con la testa piena di sogni e le ginocchia sbucciate. Ricordo anche quel film in cui ragazzini americani correvano su bici come le nostre, coi manubri alti e le selle basse. Ci gasavano pure le moto da cross e quelle, più strane, che filavano dritte a velocità assurde, con le gomme fumanti... Anni dopo lessi che ”Il Rally dei Campioni” era il più bel documentario dedicato ai motociclisti. Suona meglio in inglese: ”On any Sunday” fu coprodotto nel 1971 da Steve McQueen. La sequenza coi ragazzini che saltano e impennano, imitando i motociclisti, rese popolare in tutti gli States le BMX della California. Allora non c’era internet e in televisione non passava quasi niente, meno male che edicola e libreria custodivano qualche pagina da sfogliare avidamente, foto da ritagliare di moto coi manubri alti e le selle basse, quelle che da noi si vedevano quasi mai. Ricordo bande di capelloni senza casco coi Fantic Chopper, chissà che fine hanno fatto certe loro foto scattate con l’Instamatic della Cresima... M’ha sempre affascinato la stampa, trovavo magica la fotografia e amo la letteratura, quella alta e anche quella denigrata come popolare, rivolta alla massa e quindi a lettori più superficiali: letteratura d’evasione. Passione per la moto, fissazione per la stampa, amore per la fotografia, curiosità e voglia di evadere: miscela instabile ed esplosiva o propellente per realizzare sogni? Il più recente ritorno di fiamma è di due sole settimane fa ma, ironia della sorte, un viaggio in auto mi ha fatto realizzare la fortuna di combinare tutto questo. L’auto era un hot rod del 1930; il merito di questo entusiasmo rinnovato va a tante belle persone incontrate in Sardegna. Alcuni vecchi amici, altri mai visti prima. Tanti di loro affermano che dal 1994 in poi questa passione l’ho alimentata anch’io col mio lavoro: una soddisfazione che ripaga di ogni sforzo! Questo numero di LowRide racchiude un po’ di tutto questo ed è dedicato tutti voi che in fondo, proprio come me, sembrate adulti ma vi sentite ancora ragazzini che impennano...