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LOWRIDE 52 ottobre 2012

Non è una categoria protetta e nemmeno un fenomeno da baraccone: quella delle ragazze in sella è una realtà che cresce e merita più rispetto, ammirazione e sostegno da parte di tutti noi, motociclisti e non, di entrambi i sessi. Nessuno ormai ha il coraggio di sostenere i luoghi comuni che nel passato le relegavano ad attività domestiche o, tutt’al più, al ruolo di passeggere: in quanto a nervi saldi, equilibrio e tenacia non hanno nulla da invidiare ai maschietti. Statistiche dimostrano che, forse non dovendo dimostrare di essere all’altezza di un’immagine virile come noi del sesso ”forte”, si rivelano più prudenti: se si vuole viaggiare sereni e a lungo non guasta. Uno tra gli aspetti positivi nell’evoluzione della tecnica è che comandi più dolci da azionare e una crescente attenzione all’ergonomia fanno sì che la forza bruta non sia più indispensabile per governare una moto di grossa cilindrata. Non a caso la scelta di molte, alle prime armi ma non solo, si orienta verso le nostre amate Harley-Davidson: grande coppia, volani pesanti che facilitano partenza e fluidità di marcia, freno motore rassicurante e baricentro basso sono sinonimo di guida rilassata, facile in ogni tipo di condizione stradale. Qualità apprezzate da tutti, sono indispensabili per chi muove i primi passi e in proporzione sono poche le ragazze che, per fattori esclusivamente culturali e sociali specialmente in Italia, accumulano esperienza in tenera età. Per questo riscuote entusiasmo un’iniziativa come H-D Jumpstart, che permette ai neofiti di salire in sella, mettere in moto il bicilindrico e passare da una marcia all’altra a cavallo di una Harley piazzata su rulli, giusto per impratichirsi un po’ coi comandi. Molte ragazze in Italia hanno provato l’emozione di guidare per la prima volta con istruttori H-D e sarebbe consigliabile a tutti, anche ai più esperti, partecipare a corsi di guida sicura. Altra particolarità fondamentale dei v-twin americani per eccellenza è la massima adattabilità ai rider di corporature differenti: Harley-Davidson Fit Shop permette in pochi istanti di provare la combinazione giusta tra manubrio, sella, pedane e assetto. In un ambito più artistico le ragazze non sono certo insensibili al fascino del customizing, che risponde a esigenze individuali di stile e di ”interfaccia” con la motocicletta. In quanto a prontezza di riflessi, poi, posso affermare con certezza che a loro non manca: negli States ho visto coi miei occhi molte pilotesse di dragster stracciare esperti colleghi maschi. Io stesso, sulla dragstrip di Irwindale, ho fatto gli stessi tempi di percorrenza su V-Rod di una graziosa collega tedesca che, a parità di moto, con tempi di reazione più brevi mi ha battuto a ogni sfida...Le ragazze in moto sono belle, suscitano ammirazione e portano valori positivi necessari nel nostro piccolo mondo biker. È un peccato che siano anche loro costrette a viaggiare su strade pericolose, tra automobilisti che non hanno rispetto per l’incolumità altrui... Ride safe!

© LOWRIDE | ottobre 2012