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LOWRIDE 56 febbraio 2013

Cacciatori di storie, sognatori più che perditempo, cultori dei chopper e adoratori del custom, testardi inseguitori di grandi sogni e piccole utopie, cantori delle motociclette improbabili e di personaggi davvero inimitabili, portatori d’acqua al mulino del custom, rispettosi ficcanaso per scelta e per piacere nelle tante sfaccettature delle passionacce condivise con voi lettori... Siamo fatti così noi di LowRide, sempre intenti a curiosare nel passato di questa cultura che da più di un secolo si stratifica e si consolida, per capire le ragioni e conoscere le origini. Ci lasciamo stregare dal coraggio dei pionieri, dalle loro biciclette motorizzate capaci di sfidare strade sterrate, guerre e carestie; siamo più fortunati ma è bello condividere un po’ di quello spirito. Per parlare del WLA stiamo a cercare aneddoti e dati storici, sfogliando vecchi manuali con le pagine ingiallite e ditate di morchia nera. Eppure restiamo attenti al presente del nostro piccolo satellite bicilindrico che ruota intorno alla Terra, seguendo una traiettoria tutta sua. Cerchiamo di promuovere eventi, mettere in luce giovani talenti è una soddisfazione, far incontrare gli appassionati un dovere. Cerchiamo di immaginare un futuro per queste storie; per farlo al meglio, nel nostro piccolo, ci mettiamo tanto impegno e un sacco di lavoro, tritiamo chilometri peggio di un TIR... Mai quanto vorremmo. Nemmeno ci avviciniamo al milione di miglia accumulate dal grande Dave Zien, già senatore dello stato del Wisconsin: 18 anni sempre in sella al suo vecchio FXRT. Il lavoro in ufficio a volte è pesante, non ci si lamenta affatto ma la strada e il vento si fanno desiderare, specie nella brutta stagione. Certo che la mente spazia sempre e un’occhiata a questo dannato numero basta a stupire persino noi, che qui dentro ci lavoriamo. S’incrociano in queste pagine storie scovate in Giappone, California, Taiwan, Hawaii, Germania Olanda e nei tanti altri posti in cui siamo stati, oppure abbiamo ”spedito” collaboratori, o magari vivono e sgommano amici con le medesime fissazioni... Poi l’avventura ti sorprende dietro casa, quando meno te l’aspetti, nasce da un incontro, dalla dritta di un amico. Una delle più belle storie è scaturita da una telefonata ricevuta in tarda serata da un giornalista di quelli veri, mica come noi. Mi sorprende scoprire che il nostro lavoro possa piacere a chi, come Luca Pagliari, ha fatto questo mestiere su media autorevoli, ad alti livelli. La sua proposta di ritrarre harleysti italiani ”comuni”, se mai si possono considerare tali i pazzi come noi, mi esalta letteralmente. Alla sua tardiva ma convinta scoperta della moto, a una professionalità grande come la sua umiltà e pari all’entusiasmo col quale narra storie di straordinaria semplicità, dedico questo editoriale. La morale? Anche quando parliamo di noi, ”meccanici” che mandano avanti il bicilindrico LowRide, i veri protagonisti siete sempre e solo voi. Aiutateci nel nostro lavoro, esprimete pure critiche, curiosità e necessità. Siamo al servizio della passione che condividiamo con voi e che ognuno vive a modo proprio. Diversi ma insieme.

© LOWRIDE | febbraio 2013