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LOWRIDE 70 aprile 2014

So che pare incredibile ma una volta, secoli fa, sono stato giovane persino io. Il casco non era obbligatorio, serviva all’estero; i prati erano verdi e la benzina rossa, non riuscivi a farcene stare un deca nel serbatoio 8 litri dello Sportster. In quel tempo le motocicliste parevano mosche bianche ma le moto in giro erano tantissime, due tempi e jap spadroneggiavano; c’erano molte cruiser quattro cilindri modificate col manubrio a corna di bue e la sella a due piani, mentre le Harley ”vere” si contavano sulle dita di due mani. Ricordo il mio primo raduno con un gruppo MC: ce n’erano una dozzina in tutto, tra Sertum belliche e Benelli chopper, ma ci sembrava di stare a Sturgis. Ai più i bicilindrici americani sembravano reliquie del passato, pezzi da museo o giocattoloni costosi per ricchi eccentrici. Sfottò, pernacchie e critiche si sprecavano. Il commento più bonario: ce l’ha pure Claudio Villa. Tanti erano convinti che non le facessero più, che la fabbrica fosse fallita e si trattasse di residuati bellici. La fiducia nella superiorità tecnologica e velocistica giapponese era pressoché totale, solo i più testardi tritamiglia restavano fedeli a italiane e tedesche, mentre le inglesi erano sinonimo di rogne e perdite d’olio. In quel contesto chopper e custom erano riservati a pochi fanatici, inguaribili sognatori e perditempo. Invece di astenersi o di cambiare bandiera, i rari paladini della fede custom e del lifestyle biker si attaccavano al manubrio alto di quelle strane moto come fanno i marinai col timone, nel bel mezzo di una tempesta... Da allora è passata una vita, tutto cambia eppure le passioni e certi miti non muoiono mai. Proprio come negli anni 80 sto lavorando a un custom Yamaha, solo che ‘stavolta artigiani preparati e rendering di veri designer non fanno rimpiangere il vecchietto saldatore dalla bestemmia facile e gli schizzi a matita. La Casa di Milwaukee lancia la riedizione del Low Rider, modello di riferimento dal 1977 in poi; Rino Cenacchi festeggia 25 anni da dealer. Le motocicliste sono una realtà bella e vivace, specie nella nostra scena. I raduni per pochi pazzi ci sono sempre ma centinaia di piccoli e grandi eventi, tutti da vivere, moltiplicano le occasioni d’incontro in ogni regione d’Italia. Bastano poche telefonate e qualche pagina di pubblicità per coinvolgere migliaia di appassionati a Roma e presentare una cinquantina di fantastiche moto speciali al Geronimo’s... Una volta questi erano solo sogni. Beh, del resto non c’era mica LowRide in edicola.

© LOWRIDE | aprile 2014