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LOWRIDE 71 maggio 2014

In un Paese che attraversa una lunga fase critica, vittima di un pessimismo basato su solide evidenze, pare troppo facile lasciarsi trasportare dalla corrente negativa. Di fronte ai problemi del presente mantenere una rotta e guardare la realtà in faccia è difficile ma indispensabile. Invece ci si rifugia in un passato immaginario in cui tutto andava bene, i cattivi stavano in galera, i treni viaggiavano in orario e tasse non se ne pagavano. I furbi pensano a mettersi in salvo ma all’estero, occultando capitali e delocalizzando attività ma non per sottrarsi al fisco, per carità! Certi vogliono dividere l’Italia, tornare alla lira o magari ai sesterzi. Altri si sentono moderni cittadini del mondo perché blaterano in inglisc e sono connessi ventiquattr’ore al giorno ma non sanno cosa succede in quartiere: amici di feisbuc. Intanto i vecchi invecchiano con pensioni da fame, eterni giovani restano a casa dei genitori, nullafacenti comandano mentre troppi lavoratori restano disoccupati... In questo contesto può sembrare assurdo scrivere di moto truccate, di feste e viaggi spensierati. Invece ne parliamo a ragion veduta, siamo coinvolti in prima persona. Raccontiamo storie di cui sono protagonisti uomini e donne che scelgono di vivere in sella una parte della propria vita. Questa parte può essere totalizzante, trasformarsi in mestiere o in credo esistenziale; magari resta semplicemente un hobby, è una valvola di sfogo che aiuta a ricaricare le batterie tra una settimana di lavoro e l’altra. Ognuno vive a modo proprio la passione e nessuno di noi con questo si sottrae alla sua dose di problemi, impicci e scocciature. La particolarità dei biker è che si diventa tali per scelta, un viaggio dopo l’altro, sviluppando la propria personalità sulla strada e con scelte concrete, nel rispetto degli altri ma affermando valori. Oggi siamo in tanti e facciamo parte della società; ne riflettiamo tanti aspetti, non solo positivi, ma ci distinguiamo sempre per aggregazione, spirito d’iniziativa, istinto di sopravvivenza e tanta inventiva. Molti riescono a campare riparando o ricreando moto; sono artigiani, artisti e spiriti liberi in grado d’inventarsi un lavoro quando nessun altro tende una mano. In una nazione in cui si produce sempre meno, tanti di noi vivono creando begli oggetti e restaurando moto del passato. Per esempio, chi altri potrebbe costruire con le proprie mani e amici veri uno splendido regalo a motore per poi fare una sorpresa alla propria compagna? Magari facciamo un po’ di baccano, abbiamo jeans e mani sporche ma le nostre facce, osservate da vicino, sono pulite. Guardate oltre i moscerini, i tattoo e le cicatrici....

© LOWRIDE | maggio 2014