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CHOP AND ROLL 18 febbraio - marzo 2015

Balene, orsi marsicani, foreste, posti di lavoro e patrimoni culturali: c’è sempre qualcuno o qualcosa da salvare, una giusta causa per cui vale la pena di battersi, motivi romantici per rimettersi in discussione. Nel nostro piccolo noi di Chop and Roll cerchiamo di salvare insieme a voi ferrivecchi a due, tre o quattro ruote, a pedali o a motore fa lo stesso. Certo, non è fondamentale per i destini dell’umanità. Di sicuro lo è per chi vuole ritagliarsi spazi di libertà in cui galoppare con fantasia e creatività, senza mancare di rispetto al prossimo, rendendo migliore la propria vita e il panorama più colorato. Siamo consci dell’importanza di tante crociate davvero nobili che uniscono donne e uomini di buona volontà con l’intento di migliorare il mondo in cui viviamo. Anche a noi càpita di contribuire e supportiamo iniziative che aiutano chi è più sfortunato, dagli alluvionati liguri all’infanzia in difficoltà. Un effetto collaterale positivo delle inziative di club e singoli è che possono migliorare un’immagine di brutti, sporchi e cattivi che ci perseguita da sempre ma a noi pare superata, ormai è solo folklore. Certo, non vogliamo imporci con l’arroganza, non ci pare giusto e nemmeno divertente. Velocità eccessiva, arroganza, guida spericolata e scarichi rumorosi attirano solo attenzioni sbagliate sulla nostra passione. Per questo ci sembra davvero encomiabile lo sforzo sostenuto dagli amici di Mooneyes affinché il salone Hot Rod Custom Show possa continuare. Nonostante la partecipazione dei motociclisti fosse sempre stata rispettosa e disciplinata, i dirigenti di un vicino complesso sanitario avevano chiesto al comune di negare i permessi, puntando il dito sul rumore degli scarichi liberi. Dopo 22 anni la favola sembrava dover finire. Con perseveranza Shige Suganuma ha tenuto i rapporti con le autorità, riuscendo a sensibilizzare tutte le tribù del custom nipponico affinché si evitasse il peggio... Dopo un altro fantastico show è commovente ritrovarsi con kustom freak di tutte le razze, i colori e le lingue. Si scopre che cambiano le leggi, latitudini e stili di vita sono diversi ma il linguaggio della passione è sempre più universale. Il rispetto non è un’utopia, è un valore in cui credere senza piegarsi alla mediocrità. Giuseppe Roncen

© LOWRIDE | febbraio - marzo 2015