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LOWRIDE 82 aprile 2015

Sempre meglio essere sparati in cielo come una palla di cannone che farsi spremere piano piano da un tubetto. Per questo il buon Dio, o chi per lui, ha inventato le moto veloci, vecchio mio... Non ricordo quando ho udito questa frase per la prima volta, forse non è esattamente così, magari l’avevo sentita da qualche parte o magari solo sognata. Certo che rende l’idea di andare in moto, la gioia di muoversi e l’angoscia di restare ”a piedi”. Ora ricordo, leggevo le farneticazioni illuminanti di Hunter Thompson aspettando la corriera verso Santiago, qualche annetto fa. Mi ritorna in mente e la fantasia inizia a surfare sull’onda dei ricordi, penso a Cuba e ai suoi cieli immensi rimirati attraverso il parabrezza azzurrato e panoramico di una Chevy hardtop del 1952, coi finestrini aperti. Spazi infiniti in cui perdersi come un puntino all’orizzonte per poi ritrovarsi a un ritmo più lento, un equilibrio diverso ma sempre in movimento. Laggiù dopo la revolución il tempo sembra rallentato e continua a girare piano piano dal 1960, con un filo di gas, proprio come fanno i v-twin con le fasce elastiche consumate e le gomme da auto sgonfie. Le città brulicano di vida, popolate da splendida gente fatalista ma non rassegnata che sa godersi le piccole cose, forse perché non ancora corrotta irrimediabilmente nell’anima dal materialismo. Seduzione e arte di arrangiarsi sono i veri sport nazionali; baseball e pugilato producono campioni ma vengono molto dopo. A Cuba tutto pare prezioso ma niente, in fondo, è poi così indispensabile. La salute è garantita, la ricchezza un miraggio ma la felicità sembra a portata di mano. Guarnizioni e ricambi s’inventano, servizi e cibi si barattano, parole come sociàl hanno un altro significato. Motori americani da museo, tenuti insieme da ingegno e fil di ferro, qui rappresentano orgoglio e possibilità di mantenere famiglie intere, molto più di semplici mezzi di trasporto o di giocattoli per vecchi bimbi viziati... Per queste e mille altre ragioni LowRide dedica la copertina di questo numero a una piccola avventura nella Isla Maravillosa in cui le moto sono importanti ma le persone, i sogni e la forza del destino lo sono di più.

© LOWRIDE | aprile 2015