Cerchi nell’acqua, corsi e ricorsi storici, cicli e motocicli: la tela della vita è tesa nell’esistenza e si dipinge di anelli concentrici, netti come sgommate sull’asfalto. A fasi alterne tornano mode, si ripetono situazioni ma i cerchi si allargano: la condivisione di storie ed esperienze alla base di Chop and Roll è un fenomeno collettivo che, per semplicità, possiamo riassumere come cultura custom. Conoscere il passato è indispensabile per immaginare il futuro, tutto si trasforma, niente si crea da zero e nulla si può distruggere completamente. Basti osservare con attenzione e pazienza qualsiasi moto dell’animo e le molteplici manifestazioni dell’entusiasmo umano per scoprire che tutto si muove in cerchio. I nostri alti e bassi sono simbolizzati dal correre su e giù del pistone nel cilindro, tra il punto morto superiore e quello inferiore, che trasforma in potenza e velocità l’esplosione dell’energia, resa incandescente dalle scintille che scoccano nei nostri cuori. Un volano pesante equilibra questo incessante moto alternato per dare continuità alla corsa e renderla scorrevole, lunga e possibile. Vivere equivale a lanciarsi verso l’alto, verso il futuro e l’ignoto, ma in fondo è perpetuo il ritorno alle radici, senza le quali si potrebbe perdere il senso di questo movimento incessante. Per questo ci pare emblematico, dopo vent’anni, tornare in sella a una monocilindrica da dirt track. Non ci stupisce che il suo cuore SR400 sia lo stesso del nostro chopperino, presentato nello scorso numero. I giovani tatuatori di oggi scoprono in Norman Collins le origini di linee e stile di vita quanto mai attuali... Scooter di ferro, cafe racer, bobber, hot rod, arte underground, rock’n’roll e tante altre storie che ci stanno a cuore hanno in comune la fascinazione per il passato, con un pizzico di nostalgia e tanta voglia di vivere il presente, senza mai piegarsi alla banalità.