Ci ha lasciati Sandro Zornio, fondatore e presidente del Registro Storico Triumph

Il Registro Storico Triumph italiano piange il suo presidente Sandro Zornio, scomparso ad appena 50 anni. Si è spento il 16 maggio dopo un mese di ricovero all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso dove era stato ricoverato in seguito a un incidente stradale sulla sua Triumph Bonneville.

Quella di Zornio è una figura molto nota e stimata fra gli appassionati italiani del marchio. Una ventina d’anni fa, aveva creato il sito Fedrotriple.it (il riferimento è sia al protagonista del libro “Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta”, sia alla sua Speed Triple) per ricostruire, mappare e raccontare la vicenda del “nuovo corso” di Hinckley e la presenza della Casa motociclistica inglese in Italia.

Nel tempo, la quantità di dati raccolti, lo scrupolo nella ricerca delle fonti e nella ricostruzione dei fatti, le testimonianze dirette rese dai protagonisti hanno reso Fedrotriple un riferimento di prima qualità. Oltre alla “nuova” Triumph Motorcycles, il lavoro di documentazione di Sandro Zornio si era esteso alla figura del leggendario importatore Carlo Talamo e alle vicende della Numero Uno e Numero Tre, le società da lui create per distribuire in Italia rispettivamente di Harley-Davidson e Triumph.

Nel 2012, in concomitanza con il 110° Anniversario del Costruttore britannico e dei 20 anni dalla ripresa della produzione a Hinckley dopo la chiusura del primo stabilimento di Meriden (1983), Sandro Zornio ha riunito un gruppo di amici e appassionati per fondare il Registro Storico Triumph. Oltre allo sviluppo concreto del progetto Fedrotriple.it, lo scopo principale dell’iniziativa è di censire e catalogare le Triumph di ogni epoca circolanti in Italia, per creare un archivio che le valorizzi dal punto di vista storico e culturale.

Il RST è diventato un punto di riferimento per centinaia di possessori ottenendo il riconoscimento ufficiale dalla Triumph Motorcycles Italia e l’affiliazione alla Federazione Motociclistica Italiana.

Sandro Zornio era considerato una memoria storica del marchio, oltre che una vera e propria istituzione fra i numerosi appassionati del Costruttore inglese. Fuor di retorica, chi lo conosceva ne ha potuto apprezzare le eccezionali doti umane, la carica di contagiosa simpatia e la disponibilità disinteressata verso chiunque si rivolgesse a lui in qualità di presidente del RST.

Le sue riconosciute doti di motociclista non hanno potuto impedire che, nella serata di domenica 18 aprile, urtasse un’aiuola spartitraffico e fosse sbalzato dalla sella della sua Bonneville costruita nel 1970, il suo stesso anno di nascita. Ogni tentativo di salvargli la vita da parte dei medici è stato vano. Sandro Zornio lascia la compagna Erika e la figlia Camilla, oltre all’affetto e alla stima di centinaia di amici, soci del RST ed estimatori.

www.registrostoricotriumph.it

© LOWRIDE | 17/05/2021
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