Secondo quanto riportato da un articolo di Carlo Festa sul quotidiano Il Sole 24 Ore, Harley Davidson, ma anche grandi fondi di private equity e altri gruppi industriali arabi e indiani, starebbe valutando l’acquisto di Ducati, attualmente di proprietà del gruppo Volkswagen.

Qualche antefatto: alcuni giorni fa, il 27 aprile, l’agenzia di stampa britannica Reuters avrebbe diffuso la notizia secondo cui, stando a un presunto dossier, il gruppo tedesco avrebbe incaricato la banca di investimenti Evercore di valutare le opzioni di vendita del marchio Ducati. La Casa bolognese fu acquistata da Audi nel 2012 per 860 milioni di euro. Oggi varrebbe una cifra valutata tra 1 e 1,5 miliardi di euro, secondo gli analisti finanziari.

Il motivo della vendita non starebbe in problematiche economiche, anzi, visto che Ducati gode di ottima salute: nel 2016 ha venduto oltre 55.000 moto in tutto il mondo, incrementando del 1,2% il risultato del 2015 e dichiarando un fatturato di 731 milioni (+4,1% sul 2015). Semmai le motivazioni sarebbero due: una più strettamente economica riguarderebbe una razionalizzazione del Gruppo Vokswagen, che comprende investimenti per le motorizzazioni elettriche ma anche i risarcimenti per il dieselgate negli USA, che ammonterebbero a 25 miliardi di dollari.

La seconda motivazione è che l’acquisizione del 2012 fu voluta dall’imprenditore austriaco Ferdinand Piëch, che dal 2002 al 2015 è stato presidente del consiglio di controllo di Volkswagen ed è un grande appassionato di due ruote e del brand Ducati. Sempre secondo Il Sole 24 Ore:

“l’uscita di scena di Piech ha dato il via a una serie di riflessioni sulle effettive sinergie di Ducati all’interno di Volkswagen. E proprio questo interrogativo, più che il miliardo e mezzo di incasso e gli effetti del Dieselgate, avrà un peso sulla decisione finale di cedere Ducati.”

Sempre che la notizia della vendita venisse confermata, in ballo ci sarebbero comunque altri acquirenti. Ancora Il Sole 24 Ore afferma che altri potenziali compratori potrebbero venire dal Golfo Persico. Ma in corsa ci potrebbero essere anche conglomerate indiane come Bajaj Auto e perfino la multinazionale americana Polaris, proprietaria di Indian e che ha da poco chiuso il marchio Victory.

Il sito motoblog invece dà come poco probabili questi acquirenti, puntando tutto sul gruppo indiano Eicher Motors, che controlla il marchio motociclistico Royal Enfield, e citando a sua volta un articolo pubblicato su The Times Of India.

di Lorenzo Rinaldi © riproduzione riservata Low Ride Srl