Sono passati 50 anni da quando il sessantottenne neozelandese Burt Munro solcò con la sua Indian Scout Streamliner da 950 ccla superficie salata delle Bonneville Salt Flats, una storia resa celebre anche dal film Indian - La grande sfida (The World’s Fastest Indian) con protagonista Anthony Hopkins. Nel 1967 Burt fece segnare il record per moto con meno di 1.000 cc alla velocità di 295,5 km/h, ma durante le qualifiche fu cronometrato a 305,9 km/h, la velocità ufficiale più alta mai registrata con una Indian.
Il prossimo 13 agosto, per celebrare i 50 anni del record di Bunro, Indian Motorcycle organizzerà un lancio commemorativo sul lago salato. Non parteciperà quindi ufficialmente alla competizione ma porterà a Bonneville una streamliner moderna ribattezzata Spirit of Munro Scout che sarà guidata niente meno che da Lee Munro, pronipote di Burt.
La Indian Scout è stata modificata ad hoc nel motore e nella trasmissione ma soprattutto con una carenatura aerodinamica, con l’intento di farla diventare la Indian moderna più veloce al mondo. Il lancio non è però inteso con lo scopo di battere il record di Bunro, bensì di onorarlo.
Il team Indian effettuerà diversi test a El Mirage, California, prima di partire per le Salt Flats di Bonneville. Nato e cresciuto a Invercargill, Nuova Zelanda, la stessa città di suo prozio Burt, Lee Munro ha iniziato la sua esperienza sulle due ruote dapprima con le mountain bike nella specialità del downhill.
Dopo aver vinto alcune gare ed essere giunto quinto nel campionato neozelandese del 2002, Lee ha iniziato a correre in moto nelle competizioni di road racing, portando a casa diversi riconoscimenti e ha corso anche al di fuori della sua nazione, come al Manx GP dell’Isola di Man nel 2016. Più recentemente quest’anno Lee ha vinto nella classe vintage al Mountain Thunder di Methven su una Indian del 1941.
Durante questo week-end verrà esposta al Bike Shed di Londra una replica dello streamliner con motore ThunderStroke 111.
di Lorenzo Rinaldi © riproduzione riservata Low Ride Srl