Harley-Davidson e Ducati: la saga continua

Dopo i primi rumors che vi abbiamo riferito alcune settimane fa sembrerebbe proprio che tra i probabili acquirenti di Ducati ci sia Harley-Davidson, con un’operazione  che potrebbe valere fino a 1,5 miliardi di euro e che metterebbe insieme due dei più famosi marchi di moto a livello mondiale, almeno a quanto riferisce l’agenzia Reuters.

Sempre secondo la fonte di Reuters, Harley-Davidson ha dato mandato a Goldman Sachs per le operazioni di intermediazione e già a luglio potrebbe formulare un′offerta preliminare per acquisire il controllo dell′azienda di Borgo Panigale, anche se l’annuncio ufficiale potrebbe essere dato nei mesi successivi, ipoteticamente durante la seconda metà di novembre, a Salone Eicma terminato, lasciando il tempo a Ducati di presentare le novità 2018, mentre Harley-Davidson presenterà i suoi model year dal 21 al 25 agosto durante il Dealer Meeting presso il Los Angeles Convention Center.

Volkswagen, che attraverso Audi controlla Ducati, sta lavorando alla vendita con la banca di investimento Evercore, la quale avrebbe fornito informazioni sulla possibile vendita di Ducati a diversi potenziali compratori, inclusa la Investindustrial di Andrea Bonomi, proprietaria di Ducati dal 2006 al 2012, prima della vendita ai tedeschi del gruppo VW. Anche il produttore indiano di motociclette Bajaj Auto e diversi fondi di private equity, tra cui KKR, Bain Capital e Permira, stanno preparando delle offerte per Ducati.

La cifra richiesta di 1,4/1,5 miliardi di euro d aparte di Volkswagen sarebbe pari a 14-15 volte il valore EV/EBITDA (Enterprise Value / Earnings before interest taxes depreciation and amortisation) che è di 100 milioni, come sottolineato dagli analisti di Banca Imi.

Non resta che attendere alcuni mesi per vedere se Ducati avrà una nuova proprietà che, è bene sottolinearlo, non influirà sulla progettazione e costruzione di moto, che rimarrà sempre nello stabilimento di Borgo Panigale, come già avvenuto al momento della vendita al gruppo tedesco già nel 2012.

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di Lorenzo Rinaldi © riproduzione riservata Low Ride Srl

© LOWRIDE | 23/06/2017
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